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INTEGRAZIONE ALIMENTARE

Integratori

Integratori a base di fibre

Oltre a quelli che rientrano nell'art.7 del 111, sono spesso considerati integratori, con obbligo di autorizzazione ministeriale, prodotti che troviamo nell'allegato 1. Il Decreto 21.02.94 del Ministero della Sanità stabilisce che i prodotti a base di fibra solubile non sono più collocabili al punto 4 dell'allegato 1 dove sono inquadrati solo i prodotti sostitutivi di un pasto o i prodotti a ridotto valore energetico sostituivi dell'intera razione alimentare giornaliera. La fibra è l'insieme dei componenti vegetali non digeribili dall'uomo. La frazione insolubile è rappresentata da cellulosa e lignina (crusca), quella solubile da pectina, galattomannani (carruba e guar), glucomannani, alginati, carragenine e agar (alghe marine), usati come additivi alimentari. Gli effetti della fibra sono elencati in tavola 2. In commercio esiste un'ampia gamma di prodotti a base di fibra indicati come "Alimenti e integratori alimentari naturali" o "lntegratori dietetici". Secondo le Linee Guida dell'Istituto Nazionale della Nutrizione, "per raggiungere i livelli raccomandati è bene consumare più spesso alimenti ricchi in fibra (quali frutta, ortaggi, legumi, cereali e loro derivati meno raffinati) invece di ricorrere a prodotti dietetici concentrati in fibra".

Integratori Lipidici

Gli integratori lipidici comprendono quelli a base di lecitina o fosfolipidi e quelli a base di EFA, .-3, .-6 e .-linolenici, mentre i prodotti a base di MCT (trigliceridi a media catena) sono piuttosto sostitutivi dei lipidi alimentari in situazioni particolari. Poiché la diminuzione di fosfolipidi organici è fisiologica nell'età senile oltre che in certe patologie (arteriosclerosi), vengono suggerite supplementazioni con integratori a base di lecitina spesso associata a vitamine E e B6 e selenio. La lecitina di soia (fostatidilcolina) nella riduzione delle LDL sarebbe più efficace dei trigliceridi ricchi di acido linoleico e non abbasserebbe le HDL. L'azione ipocolesterolemizzante è realizzata tramite il sistema enzimatico LCAT che trasferisce l'acido linoleico dalla lecitina al colesterolo libero. Altra funzione della lecitina è il miglioramento delle trasmissioni colinergiche, essendo donatrice di calma, con miglioramento dell'efficienza intellettuale e delle capacità mnemoniche.

Per l'allungamento dei due acidi grassi essenziali precursori, linoleico e alfa-linolenico, negli EPUFA corrispondenti, sono necessarie alcune desaturasi come la .6 che, presente in quantità sufficiente nell'età giovanile, declina in alcune patologie e nella senescenza. Perciò nell'anziano può essere utile l'assunzione di EPUFA già preformati. Ciò è ottenibile attraverso l'alimentazione ricca di pesce che contiene elevati livelli di acidi .-3 iperinsaturi. In alternativa sono disponibili integratori a base di EPA e DHA a dosi elevate.

Il deficit di .6-desaturasi ostacola la produzione di acidi .-linolenici precursori
delle prostaglandine con azione antitrombotica e vasodilatatrice.

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